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- Un giorno con Manina
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Zanzibar ( L'isola dei sultani)
- Madagascar 2009 crisi politica -
- Avventura sul fiume -

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Marzo 2009

-Zanzibar-

..e cenni sulla crisi del Madagascar 2009


Ho scelto questo viaggio a Zanzibar a causa del blocco dei voli verso il madagascar all'inizio del 2009 a causa dei disguidi politici avvenuti principalmente nella capitale.
Vale la pena spendere 2 parole su questa crisi che purtroppo ha messo in ginocchio un'economia gia' fragile e che stava in questi ultimi anni riprendendosi dall'ultima crisi ...insomma la storia si ripete!
Si sono verificati scontri a causa della  contrapposizione tra l’attuale> presidente Andry Rajoelina e il suo predecessore Marc Ravalomanana. Ad oggi la situazione e' tranquilla e nel 2010 sono previste nuove elezioni per l'elezione del nuovo presidente in quanto Andry e' solo di transizione.
La causa principale della crisi e' stata un crescente malessere da parte del popolo malgascio verso delle scelte di potere prese da parte di Ravalamanana che in maniera sconsiderata ha iniziato la ve dita di enormi
appezzamenti di terreni a stati esteri , svendendo il territorio ...ed un certo senso anche il popolo malgascio stesso. Gli scontri sono sfociati in maniera violenta finoa sfociare nel "sabato di sangue" del 7 febbraio 2009
dove i militari hanno sparato sulla folla...di seguito il link delle drammatiche immagini di quel giorno:

http://video.msn.com/video.aspx?mkt=it-it&vid=2ebb7369-4a19-4e0b-a588-3223150b02ac

Un riassunto della  cronologia degli eventi  che da una fotografia su cio' che e' accaduto lo si puo' avere visitanto il questa pagina :

http://www.ilpercorsodellavita.org/madagascar.htm

Le connessioni aeree da parte di air mad ed air france e corsair non sono mai state interrrotte mentre air italy e neos dall'italia avevano sospeso i voli fino a giugno. Oggi i voli sono regolari e si spera in un 2010 dove
possa ripendere il turismo in maniera consistente. Nosy be ha avuto delle ripercussioni economiche in quanto e' venuta a mancare una fonte importante di reddito e molte persone si sono ritrovate in condizioni difficili per superare tale periodo.

Ma torniamo al viaggio a anzibar:
L'arcipelago di Zanzibar ( Tanzania ) e' composto da 3 isole principali : Unguja ( che e' l'isola che comunemente viene definita Zamzibar ) , Pemba a Nord e Mafia a sud.
Io mi sono recato ad Unguja. L'isola e' lunga circa 90km ed estesa circa 1700km2. Ex colonia portogherse fu sede di un vergognoso commercio di schiavi finito solo nel 1800 grazie agli inglesi.Da marzo a maggio e' stagione delle grandi piogge , da ottobre a novembre delle piccole piogge. la parte occidentale dell'isola e' la piu' piovosa.
Spiagge infinite da sogno ed una natura lusseggiante hanno fatto si che il turismo si sviluppasse in maniera "selvaggia" andando ad occupare grandi spiagge con imponenti villaggi turistici all inclusive.
Nonostante questo pero' , basta allontanarsi un po dai centri turistici per ritrovarsi in una atmosfera ancora autentica.Grazie al consiglio di una amica ho trovato dei semplici bungalows sulla spiaggia Kiwengwa ( la piu' turistica ) e nonostante fossi vicino ai grandi villaggi il piccolo complesso gestito da un locale ( il mitico Hajijuma!!) aveva una atmosfera intima e gradevole..
La scelta di partire a marzo , inizio stagione piogge, mi ha permesso vi vistare l'isola in un periodo nel quale i villaggi chiudevano e quindi senza troppo turismo...per me l'ideale!
Avendo fatto amicizia con i ragazi che lavoravano giu' e col proprietario ho creato per loro un sito per aiutarli a farsi conoscere :

www.familybeachbungalows.com ...e gia' il nome dice tutto sulla tipologia della struttura. C'e' anche un bel video e poi tante foto anche sulla pagina foto 2009 su questo sito.

Noleggiato subito una moto ho girato tutta l'isola ( occhio alla guida a sinistra!) .
Stone town e' il capoluogo ed e' ricca di un "fascino decadente" che la rende speciale per l'atmosfera che si respira passeggiando tra le vie del centro storico e perdendosi tra le viuzze ed i piccoli nogozi di questa citta' dichiarata potrimonio dell'umanita'.Oltre le doverose visite ai palazzi storici fa impressione trovarsi nei luoghi dove venivano rinchiusi e poi venduti gli schiavi ...stone town rimane impressa nell'animo del viaggiatore..

Il pezzo forte sono le spiagge: Kiwengwa e' il regno dei villaggi turistici e se anche l'atmosfera e' poco "africano" la spiaggia e' da sogno...Si trovano poi molto masai ( o meglio personaggi vestiti da masai adattatisi al turismo ) che propongono di tutto , dall'artigianato alle escursioni alla compagnia per donne sole......
Matamwe offre kilometri di spiaggia bianca e la barriera corallina non e' molto distante e di fronte ad esse c'e' Mnemba un'isola privata sulla quale pero' non si puo' attraccare.La zona e' bellissima.
Kikinkazi e' sulla punta meridionale e da qui i pescatori vi offrono escursioni per nuotare con i delfini.
Sempre a sud si possono scoprire spiagge piu' selvagge ma molto caratteristiche e dove si puo' vedere la vita di tutti i giorni dei pescatori e della gente semplice.
Verso Nord troviamo Nungwi famosa per le feste di plenilunio mentre verso est Paje e' zona per turisti che sono piu' viaggiatori con vollaggi ricchi di tradizioni .Altre spaigge da visitare sono Michawmi e Pwani Machangani....insomma ce ne per tutti i gusti per cui cartina alla mano e moto o scooter o auto a noleggio e voglia di scoprire!
Girare e' sicuro ( chiaramente mantenendo sempre un comportamento prudente ) e sia di sera che di giorno ci sono posti bi blocco pronti a darvi qualche multa se non si e' in regola perfetta...
Mi piacerebbe tornare a Zanzibar e visitare Pnemba in quanto ancora poco turistica in quanto e' stata sede dell'opposizione del govenrno e le infrastrutture non sono ancora pronte per accogliere il turismo di massa...non ho avuto il tempo ma un giorno ci andro' con l'amico Hajijiuma che ringrazio per l'ospitalita' che mi ha offerto nei suoi bungalows e le belle escursioni con la barca che mette a disposizione dei suoi ospiti.


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Dicembre 2009

- Madagascar -

Avventura sul fiume "Ano Malaza"

Non lontano da Nosy Be, verso sud,c'e' un arcipelago chiamato Radama. Per poter raggiungere le Radama soliamente si va in barca durante crociere di piu' giorni con barche o piroghe. Siccome a Dicembre non ho trovato un numero sufficente di persone che venisse con me per riuscire ad avere un prezzo accettabile per la barca mi sono chiesto se non c'erano alternative e ,come sempre,.... c'e' sempre un soluzione!
Cartina alla mano ho visto che era possibile raggiungere una cittadina su un fiume vicino la costa chiamata Maromandia e quindi un accesso al fiume Ano Malaza che poi sfocia nel mare di fronte alle Radama.
Eccomi quindi in partenza dal porto di Hell Ville per quella che si trasformera' in una piccola avventura...
Da Hell Ville a Nosy be si raggiunge in circa un'ora di barca la costa nord del Madagascar ad Ankify. Da li con bus o taxi collettivi in meno di un'ora si arriva ad Ambanja. Da qui altro bus verso Maromandia con un ragazzo malgascio che mi aiuta per la traduzione della lingua dove non viene capito il francese.
Maromandia e' una citta' povera senza turismo , noi ci siamo arrivati nel primo pomeriggio.
Partiamo col chiedere informazioni per poter trovare una piroga per discendere il fiumo verso il mare ma non e' l'ora giusta, l'imbarcadero e' vuoto nel pomeriggio. Una persona molto gentile pero' ci consiglia di incamminarci verso un piccolissimo villaggio li vicino sempre sul fiume. Sotto il solo cocente caminiamo per qualche kilometro fino al villlaggio..
Il villaggio e' composto da una decina di capanne ed abitato da un esiguo numero di persone. Cerchiamo di prendere i contatti dopo un primo momento di giustificato stupore da parte della gente che si chiede cosa ci facciamo li.Parliamo con piu' persone che ci sonsigliano di aspettare un pescatore che potrebbe aiutarci.
Finalmente arriva l'anziano pescatore che ci propone di andare con lui partendo pero' alla'lba perche' le maree saranno favorevoli . Definito i dettegli decidiamo di rimaere al villaggio per passarci la notte. Non essendo organizzati per accogliere stranieri i proprietari dell'unico piccolo negoziettosi impegnano per prepararci un letto ( il loro ) e cortesemente ci indicano la via per raggiungere un fiumiciattolo per una bella "doccia" dopo una lunga giornata di piccoli ma lunghi trasferimenti.L'accoglienza di queste persone della campagna e' straordinaria : ci invitano nella loro casa, ci preparano del riso e qualche pesce fritto , ci donano il loro letto e non chiedono nulla in cambio...lascio qualcosa comunque per il pranzo e soprattutto stringiamo un contatto per il futuro,magari qualcuno vorra' fare questa escursione e si potrebbe organizzare la permanenza nel piccolo villaggio sul fiume in maniera piu' organizzata.
Al mattino di buon ora ( o meglio alle 3 e 30 di notte ) siamo gia' in piedi pronti per partire...ma c'e' un problema: Il fratello del pescatore ha preso il motore per la piroga ed il vecchio e' arrabbiato per la cosa perche' non era stato avvisato! Non possiamo partire senza motore, troppo poco il vento, quansi assente per la vela e poi i tempi si allungherebbero troppo.
Visto la situazione il pescatore ci invita a seguirlo in citta' per cercare qualcun'altro disponibile. Qualche kilometro all'alba in questa valle in una atmosfera incantata mi fanno dimenticare i problemi , solo per questo e' valso la pena venire fin qui.
La citta' e' gia' sveglia e la ricerca di qualcuno che abbia piroga con motore si fa per le lunghe..troppo per le lunghe, anche perche' in molti vogliono fregarci con prezzi assurdi..qui e' normale.
Alla fine dopo ore ci accordiamo con 2 persone che dicono di avere piroga e motore..
Siamo finalmente quasi in partenza , vedo il motore che non mi sembra molto buono pur essendo di marca e i 2 ragazzi sono un po impacciati per le operazioni preliminari nel fissare il motore stesso...boh.
Sono quasi le 9.00 e non siamo ancora partiti e nel frattempo mi risuonano in mente le parole del vecchi pescatore " dobbiamo partire presto per via delle maree...", chiedo quindi si va bene partire e mi rispondono Tsysy problem!! non c'e' problema...la cosa non mi convince ma prima di aver ragionato per bene il motore e' gia' acceso, si e' inceppato con un ramo e si e' rotto un supporto. Il gusto viene riparato con un ferro ..in fin dei conti dobbiamo solo scendere un fiume..che sara' mai !
Pur non convinto mi ritrovo sulla piroga e finalmente siamo in navigazione.E' bellissimo!!!...uccelli colorati e scorci di natura meravigliosa contornano questo luogo e il fiume pian piano si allarga verso la foce .Mi dicono ci siano coccodrilli nel fiume anche grandi ma non verso il mare.
Ma ecco l'imprevisto, una secca...la marea e' scesa! Mi invitano a scendere per alleggerire la barca ed io "sbianco" e sono un po timoroso dopo il racconto sui coccodrilli. La barca riparte ma dopo poco altra secca, dobbiamo aspettare che risalga la marea. Il sole e' cocente e le ore sono lente a trascorrere. Finalmente si alza la marea, la piroga si sblocca e si riparte col motore a tutto gas.Ed ecco il mare con segna una netta linea blu in contrasto col marrrone dell'acqua del fiume, finalmente! Ma le isole non sono poi cosi' vicine , infatti dopo essere usciti dalla baia vedo molto lontane le sagome..ancora un'ora e mezzo minimo.Non sarebbe un problema se il mare non fosse nel frattempo diventato grosso. In questi punto e' normale, visto l'incontro del fiume col mare e soprattutto visto l'ora sbagliata nella quale ci troviamo qui...il vecchio pescatore aveva ragione.....
Le onde sempre piu' alte scuotono fortemente la piroga che imbarca un po d'acqua finche' non c'e' piu' un rumore, il motore si e' spento, niente da fare e' ko.Non ci sarebbe problema per dei veri pescatori , sono bravissimi con la vela, peccato che i 2 ragazzi non lo sono. Oltre un'ora per monatare la vela!! Il ragazzo che mi accompagna e' infuriato perche' si deve fare in quattro per poter far funzionare il sistema che pero' e' composto da una vela particolare diversa da quella che usa lui quando esce in barca. Siamo cosi' in preda alle onde ed il vento che ci porto lontano dalle isole e lonatno dalla costa.Combattiamo per ore contro il mare finche' ammainiamo la vela sfiniti...sembra non ci siano soluzioni.Inoltre non c'e' acqua e nemmeno qualcosa da mangiare per riprendere un po le forze.Ultimo tentativo con la vela e non so se per fortuna o che altro riusciamo a dirigere la piroga verso la costa..e nel frattempo il mare si calma, diventa piatto, respiriamo con un sospiro di sollievo. Arriva la notte e da lontano si vede un forte temporale che viene verso di noi. La costa e' ricoperta di foreste di mangrovie e non c'e' possibilita' di attraccare. Ma in zona ci dovrebbe essere un villaggio per cui a remi iniziamo a costeggiare. Siamo veramente sfiniti e il temporale e' sempre piu' vicino. Per un attimo sono perso ma impugni il telefono e miracolo, c'e' campo!!!! chiedo ai ragazzi se hanno dei numeri e mi dicono che nel villaggio che stiamo cercando c'e' un loro amico che dovrebbe avere un cellulare.A questo punto mi sale un po la rabbia perche' non lo hanno detto prima ma mi controllo e con sorpresa , dopo aver chiamato, risponde una persona che ci dice che ci segnalera' la posizione sulla costa con le torce.Perfetto, passano i minuiti ma di torce non ne vediamo.Continuiamo ancora per mezz'ora e siamo assaliti dalla paura di essere troppo lontani ma finalmente vediamo un lumino in lontananza, si sono loro! Ci tornano le forze e procediamo fino alla costa. Scendiamo finalmente dalla piroga su un terreno fangoso che quasi mi blocca le gambe . Nel villaggio anche qui c'e' molta accoglienza e qualcosa da mangiare e da bere . Passiamo la notte in una capanna su una stuoia ma per me era come essere nel letto piu' comodo di questo mondo dopo l'avventura passata. L'indomani il villaggio si risveglia e passeggiando vedo scene ordinarie di vita di tutti i giorni, c'e' un'armonia difficile da spiegare, e' bellissimo.
Incontriamo un'uomo proprietario di una bella piroga che scopriamo fa di mestiere i transfer sul fiume e che ci rimprovera della scelta di essere partiti nell'ora sbagliata, in fin dei conti e' una gita semplice di un paio d'ore sul fiume.Noi l'abbiamo traformato in una giornata drammatica..
Ecco un'altro buon contatto per la prossima volta che tornero' qui. Gia' perche' non avendo abbastanza benzina non potevamo arrivare e tornare alle radama da qui. Con questo ragazzo ci imbarchiamo su una bella piroga con un motore perfetto e lasciamo i 2 "bravi ragazi" a sistemare il motore che gia' sta girando ( era solo un filo staccato ).Loro si vogliono fermare qui un paio di giorni .
Tutto e' perfetto a quest'ora del mattino , il mare e' calmo e si viaggia benissimo. Unico problema che comunque , visto che comunque siamo partiti ancora con un paio d'ora di ritardo abbiamo trovto una secca all'ingresso del fiume e quindi , essendo rimasti fermi altre 3 ore, ne abbiamo approfittatto per una gita sotto le mangrovie con ricoprono la costa li vicino.
Insomma una vera e propria avventura nata dall'aver sottovlutato le parole del vecchio pescatore .....una lezione che terrò bene nella testa perche' non si scherza con il mare!
Per le Radama ? Ritornero!!!